Numero 48, Autunno 2009 - UN NUMERO SPECIALE: con questa uscita
si chiude la prima parte della vita del "Sassolino" inteso come mensile,
mentre prosegue a pieno ritmo il portale "il Sassolino.net" (e comunque
non finirà qui!). A corredo di una mostra organizzata dalla Redazione,
ecco un numero speciale con tanti aneddoti, un racconto di Emilio
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Quelli che "noi l'avevamo detto" |
Scritto da Marcello Micheloni | |||||||
giovedì 08 novembre 2007 | |||||||
Gli incontri consultivi tra amministrazione e cittadini sulla ristrutturazione di Piazza Grande non sono ancora terminati (al momento della chiusura del giornale mancano gli ultimi due). Ma quei sassolesi che ripetono “noi l’avevamo detto”, purtroppo, sono tanti e hanno ragione. Detto cosa? Che questi incontri presentati in pompa magna dal Comune e visti con ottimismo da molti (noi compresi) in quanto esempio di vera partecipazione dal basso, fino ad ora nei fatti hanno deluso. E non per come sono stati impostati gli incontri in sé, anche se c’è chi ha criticato le modalità tecniche delle serate. Hanno deluso in quello che conta, nella sostanza: tutto (o comunque il 90%) è apparso già decretato in precedenza, altroché “partecipazione”. Effettivamente quelli del partito “noi l’avevamo detto” si erano fatti sentire da subito. Già il report-riassunto del primo incontro riportava il preveggente commento di un cittadino: “A Sassuolo prima si decide poi si discute”. Che dire… Su di un quotidiano qualche settimana fa è uscita una nota della Giunta: “Dopo aver ascoltato e raccolto commenti, criticità e suggerimenti nei precedenti incontri, il Comune ha confermato queste scelte, lasciando ancora tutto aperto al processo di consultazione”. Qui, quelli che “noi l’avevamo detto” sono andati, tristemente, a nozze. “Ascoltato” di sicuro in quanto tutti i commenti o quasi vengono ripresi dai report preparati (bene) dai tecnici. Ma il “raccolto” invece dove sarebbe? La platea ha contestato più volte e con vigore le scelte comunque “confermate” dall’amministrazione. E allora la partecipazione dov’è? Nei sogni di chi aveva veramente creduto che sarebbe stata possibile. Quelli che “noi l’avevamo detto”, invece, non c’hanno creduto nemmeno per un attimo. E per ora hanno avuto ragione loro. Uffa.
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