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Corrado Augias: "La mia verità sull'uomo chiamato Gesù" Stampa E-mail
Scritto da Marco Mazzacani   
domenica 20 maggio 2007

Si apre con una domanda l’ultima opera del noto giornalista e scrittore Corrado Augias: “Chi era l’uomo che ha cambiato il mondo?”. Non solo il figlio di Dio ma un uomo in carne e ossa. Ne ha parlato con noi durante la presentazione del libro “Inchiesta su Gesù” avvenuta a Fiorano   "Inchiesta su Gesù", di Corrado Augias e Mauro Pesce (Mondadori, 2006)

 

Dottor Augias, lei ha detto che questo suo ultimo lavoro potrà essere apprezzato sia da chi si dichiara credente, come da coloro che non lo sono.
Confermo quanto detto, perché i non credenti vi troveranno il ritratto accurato, per quanto possibile, di una figura straordinaria, di un uomo che come nessun altro ha segnato la storia dell’umanità; i credenti potranno invece integrare la visione teologica che hanno di Gesù con molti dati attendibili relativi alla sua biografia terrena.
Recentemente su “Repubblica” lei ha scritto “Credo che si possa comprendere molto meglio la figura di Cristo proprio se si prescinde dalla fede”, questo in aperto contrasto con quanto sostiene la Chiesa.
La mia idea è l’esatto contrario rispetto quanto affermato dai vertici ecclesiastici. Negare una conoscenza razionale indipendente dalle fedi significa condannare la nostra società ad una radicalizzazione dello scontro  tra credenti e non credenti, o tra credenti di fedi diverse. Durante la mia ricerca ho scoperto il profondo sollievo che si prova quando si esce dai fiumi della teologia per avvicinarsi direttamente alla figura di Cristo. Io credo che la teologia stessa abbia rivestito Gesù con un mantello di pesantezza al fine di renderlo congruo alla dottrina di fede e celandone la valenza storica. Così facendo è stato sì reso omogeneo e coerente ma al contempo ha perso quella contraddittorietà e quella tragicità che sono invece parte della sua grandezza.
Si assiste ormai spesso allo scontro aperto tra laici e cattolici in merito al ruolo della Chiesa nella politica e nella vita pubblica nazionale. Qual è la sua visione riguardo a quelle che molti considerano ingerenze, e in particolare riguardo le polemiche successive alle parole del comico Andrea Rivera durante il concerto del 1 Maggio?
Reazioni esagerate, convulse, quelle successive al 1 Maggio, tanto che la sera stessa l’accorto Cardinal Tarcisio Bertone ha provveduto a sdrammatizzare. La chiesa cattolica in questo momento sta combattendo in Italia una precisa battaglia politica, però cerca di contrastare la propria debolezza nel paese non attraverso la fede ma muovendosi come soggetto politico vero e proprio. Questo, nella mia personale visione, non è accettabile, e non può esserlo nemmeno per chi si definisce cattolico.

 

Corrado Augias al Teatro Astoria di Fiorano
Il giornalista e scrittore Corrado Augias sul palco del Teatro Astoria di Fiorano (foto Corrado Corradi)
 

 



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