Numero 48, Autunno 2009 - UN NUMERO SPECIALE: con questa uscita
si chiude la prima parte della vita del "Sassolino" inteso come mensile,
mentre prosegue a pieno ritmo il portale "il Sassolino.net" (e comunque
non finirà qui!). A corredo di una mostra organizzata dalla Redazione,
ecco un numero speciale con tanti aneddoti, un racconto di Emilio
Rentocchini, il lavoro di Leo Turrini e tanto altro...Clicca sulla copertina per scaricare |
Il Liceo del 99% |
Scritto da Marcello Micheloni | |||||||
martedì 01 gennaio 2008 | |||||||
Salvatore Manco, dirigente scolastico del Formiggini, parla della sua scuola con estrema soddisfazione. E alcuni numeri paiono molto indicativi… Parola di preside: oltre il 99% degli studenti del Liceo Formiggini decide di iscriversi all’università dopo la maturità. “E siamo a livelli altissimi anche per quanto riguarda chi raggiunge la laurea”, specifica col sorriso sulle labbra Salvatore Manco, da sette anni alla guida del liceo sassolese. Tra le facoltà più gettonate, Giurisprudenza, Economia e Commercio e Scienze della Comunicazione. “Ma c’è un aumento di chi sceglie Matematica e Fisica”. Un discreto numero riesce ad entrare a Medicina e capita sovente che chi non passa l’ammissione “scelga la laurea breve nelle discipline infermieristiche, come fisioterapia.” “Spesso mi chiedono cosa ne penso dei nostri ragazzi… Hanno la cultura dell’epoca in cui vivono! - esclama il preside -. Mentre la mia scuola era basata solo sui libri, oggi con l’informatica è possibile accedere a tutto in tempo reale. Ai miei tempi magari si facevano studiare più cose a memoria, ed è giusto che anche oggi determinate cose si imparino così, però viviamo in un contesto diverso e non possiamo pretendere che i ragazzi seguano i nostri cliché.” Liceo è da sempre sinonimo di duro studio: “Di media il 3% degli studenti viene bocciato. In prima siamo sul 10%, che vuole poi dire 2/3 ragazzi per classe. Ma va sottolineato come oltre il 75% degli studenti passi senza alcun debito. E in ogni caso considero la bocciatura una ‘promozione’, nel senso che è un modo di dare l’opportunità allo studente di approfondire una disciplina in una maniera che non aveva fatto, per poi affrontare meglio il futuro.” E la dispersione scolastica? “Fisiologica. Chi si iscrive al liceo difficilmente va altrove. Magari capita che siamo noi stessi a riorientare qualcuno, a volte verso un ‘professionale’. Oppure c’è chi va ad una privata, come al Dante Alighieri.” Manco, da quest’anno ha la reggenza anche delle ‘scuole medie’ Levi: “Tutte le mattine fino alle 7.40 sono in via Mazzini, poi alla succursale di via Mercadante, e poi arrivo qui. Le problematiche tra medie e superiori sono diverse, ma le ‘squadre’ di Levi e Liceo mi aiutano. Per ora l’esperienza procede bene.” Manco a dirlo. L’università nel mirinoSarà anche un consiglio di parte, ma sembra sincero, ed è destinato a tutti coloro che stanno vagliando quale strada intraprendere dopo le medie. Mittente Giulia Pigoni, al quarto anno dell’indirizzo linguistico del Formiggini: “Credo che il liceo sia assolutamente la strada migliore. C’è da studiare tanto, questo deve essere chiaro: devi partire con l’idea di avere voglia di studiare.
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