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Question Time, inviolati! Stampa E-mail
Scritto da Stefano Panini   
martedì 01 dicembre 2015

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Ogni scarrafone…?

 

...è forte nello stadio suo. Nel caso del Sassuolo fortissimo. Perdonerete l’uscita più napoletana che sassolese ma è con i partenopei che il Sassuolo si contende la coppa delle squadre imbattute in casa dall’inizio del campionato sicché… I neroverdi, tra le mura amiche, non perdono dal lontano 29 aprile, fu un tristissimo Sassuolo-Roma 0:3. Acqua passata, quella, perché le correnti neroverdi che arginano quest’anno il Mapei Stadium raccontano di sette partite (tra cui le vittorie contro Napoli, Lazio e Juve) dove i neroverdi hanno espresso un buonissimo calcio. Sarà felice il tifo sassolese, spettatore di grandi prestazioni neroverdi, un po’ meno Paulo Sousa per il quale il Sassuolo “è stato migliore di noi nei momenti chiave del match”. Mapei Stadium inVIOLAto per i neroverdi, avanti così.

 

 

Mescolate le carte nel tridente. Funziona?

 

E chi se lo aspettava? Chi non si sarebbe aspettato Floro Flores o Politano in sostituzione del karate kid Berardi? E invece Di Francesco stupisce e convince. Il pollice neroverde del Difra sembra averci preso ancora – almeno nel primo match orfano di Domenico – e regala spunti su cui scervellarsi in settimana. Da una parte ci sono i numeri – per minutaggio Floccari ha segnato due gol in poco più di due partite e mezzo – dall’altra le prestazioni. Defrel defilato a destra nel tridente è parso più vivo e più a proprio agio levatosi dalle spalle il peso della prima punta. Peso che Floccari si è addossato con piacere (sua la palla rocambolesca del possibile 2 a 1). Qualcosa si muove in casa neroverde. Che sia giunto il momento di mischiare le carte in avanti e aggiungere il bomber che finora è mancato? Il Difra post-partita è stato chiaro e, parlando di Berardi, si è lasciato scappare un limpido “tutti devono capire che nessuno ha il posto assicurato”.

 

 

 

 

Parla la classifica?

 

 

Silenzio, parla la classifica. A cinque partite dalla fine del girone di andata il “dove possiamo arrivare?” è il leitmotiv che accompagna i neroverdi verso il 2016. «Arriviamo dritti dritti in Europa» direbbero i più ottimisti. «Verso l’infinito e oltre» direbbero quelli di prima con una bottiglia e mezza di lambrusco sul conto. «Ce lo dicono i numeri, dove possiamo arrivare» dice ilSassolino che, per una volta, non si lascerà trasportare dal pathos emotivo dell’ennesima ottima prestazione contro una Big. La sensazione è che, nella partita secca, il Sassuolo possa giocarsela alla pari con chiunque e allora sta ai neroverdi, e al Difra, giocare ogni partita come fosse l’ultima, fare bottino e salire la classifica. Perché per qualità e forza – e i numeri lo dimostrano – Napoli, Inter, Roma, Fiorentina, (e aggiungiamo pure Juve e Milan) sembrano avere quel qualcosa in più nella rosa per ambire a notti europee. Ma ci affidiamo alle banalità del calcio, noi sognatori neroverdi (ed ecco il pathos che avanza) dicendo che “il pallone è rotondo e le partite durano 90 minuti”. Niente è impossibile e, leggere che le prossime partite hanno il nome di Samp, Torino, Verona e Frosinone, qualche barlume di speranza resta acceso per il 2015. Il momento è adesso, Sassuolo.

 

 

Mapei Stadium fortino neroverde




Question Time” è una rubrica settimanale de “il Sassolino” tenuta da Stefano Panini. Che si vinca o che si perda. Un ringraziamento particolare a Francesca Morini per  la realizzazione de “la vignetta della settimana”.



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