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Question Time, splash Stampa E-mail
Scritto da Stefano Panini   
lunedì 23 marzo 2015

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Calcio Sapona…ra?

 

La ricorderemo come “la disfatta di Empoli”:  il Sassuolo fa splash, inabissandosi in un mare di dubbi che investono anche chi, prima del derby delle provinciali, vedeva nella squadra toscana la vittima ideale per dare continuità al 4 a 1 casalingo. E invece il Sassuolo scivola rovinosamente sopra una saponetta (nessuno si azzardi a pronunciare il suo nome) che in 20 minuti ha surclassato l’intera partita del trio Sanso-Zaza-Berra a dir poco sottotono. Dopo un primo tempo in cui entrambe le squadre si sono studiate soprattutto per non farsi del male, nei secondi 45’ mister Sarri è salito in cattedra (“oh capitano, mio capitano”) per imbastire la lezione di calcio che, come detto, ridimensiona notevolmente i sogni di neroverde natura. I 90 minuti in 90 caratteri? L’Empoli ricorda il Barça dei tempi d’oro e il Sassuolo sembra giocare a calcetto splash. Acqua, sapone e disinfettante per cancellare la pessima prestazione e ripartire dopo la sosta. Bagno di umiltà, hic et nunc.     

 

 

Sbarbato a secco?

 

C’è una questione che da qualche settimana, in quel di Sassuolo, ha scavalcato le diatribe sul meteo sempre di tendenza oltre che l’infuocato gossip politico: «Che fino a fatto Zazagol?». Già, che fine ha fatto il bomber che ha spalancato le porte della nazionale maggiore con una delle sue pedate mancine? Via il dente via il dolore, per noi comuni mortali, via la barba torni al gol, per il 10 neroverde. Macché, neanche il nuovo look da “palla da bowling” ha cambiato le carte in tavola. La crisi di gol del bomber continua (la sua zampata manca dal 1 di febbraio) e segue parallelamente quella di tutto il reparto offensivo neroverde. Così, come spesso accade nel mondo del pallone, la legge del bomber si ripete: fondamentale quando la squadra gira, capro espiatorio quando le cose non vanno. E allora tocca al gigante Zaza, barba o non barba, farsi carico del peso del momento-No della squadra consapevole, lui come noi altri che stiamo a guardare, che basterà un tiro mancino (dei suoi) per scrollarsi di dosso mesi di tormenti… in barba alla mala suerte.

 

 

Countdown?

 

Vuoi le circostanze non proprio favorevoli, vuoi perché mancano circa 2 mesi alla chiusura della stagione ma è giunto finalmente il momento di dire: “mancano 10 finali!”. Perso per sempre il treno Europa (sì adesso c’è da ridere ma un mese fa era il motto della stagione, almeno per noi tifosi) c’è da guardarsi le spalle, altroché. Perché se i 15 punti dal podio per L’Europa League legittimano gli ex ottimisti a stracciare il biglietto per i sorteggi di Nyon già acquistato mesi addietro, gli 11 punti dal Cesena terz’ultimo non fanno dormire sonni tranquilli a coloro che, tornato l’amico col biglietto per la Svizzera tra le mani, lo avevano – già allora – mandato serenamente a quel paese (e non Nyon). 10 finali, a partire dal Chievo, proprio per dimostrare alla serie A tutta di non essere i clivensi dell’Emilia: nati e cresciuti con l’obiettivo salvezza sin da luglio. It’s the final countdown, pararara, pararappappa!

 

 

 Splash

 

 

Question Time” è una rubrica settimanale de “il Sassolino” tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande. Che si vinca o che si perda. Un ringraziamento particolare a Francesca Morini per  la realizzazione de “la vignetta della settimana”.



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