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Question Time, m'arzo?

Scritto da Stefano Panini

martedì 10 marzo 2015

Gladiatori allo Stadium?

A testa alta. Plauso ai nostri eroi che per poco non sgambettano la capolista e, a onor del vero, restano gli unici ad aver messo così tanto in difficoltà la Juventus tra andata e ritorno. Si era parlato di mission impossible, “possible” fino a 8’ dalla fine quando il giocatore venuto da Marte ad insegnare calcio ai terresti non ci ha messo lo zampino, che qui chiameremo più realisticamente zampone. Resta una prestazione impeccabile per i neroverdi, per grinta e determinazione, da cui bisognerà ripartire e che certifica i valori del Sassuolo al di là del tridente delle meraviglie. Magnanelli sopra le righe - gli artigli del Puma hanno lasciato il segno anche a casa della capolista – Missiroli prezioso jolly in mediana, Vrsaljko e Peluso tasselli mancanti di una difesa che, complice l’infermeria piena, iniziava a perdere colpi. In alto lo scudo e imbracciate le armi… al segnale del Difra, scatenate l’inferno. La sconfitta giusta dalla quale ripartire.

M’arzo?

Non ancora. I dolori del giovane (nero)Werther continuano, non sappiamo ancora per quanto ma il fatto che alla vigilia della partita contro il Parma sarà passato un mese dall’ultimo gol del Sassuolo la dice lunga sul peso specifico di quella partita. M’arzo? Magari non con Lazio e Juve – che hanno aperto il mese della tanto agognata ripresa – ma l’augurio è quello. Il Sassuolo subisce gol da 14 partite consecutive in campionato, la striscia più lunga attualmente in Serie A, e non segna da 3. Esistesse la bacchetta magica certo sarebbe bello sapere in anteprima se a Sassuolo si parlerà di “idi di marzo” o riusciremo ad “arzarci”. Dalla partita contro la Juve però derivano conferme importanti e la curiosità di vedere i neroverdi scontrarsi dopo tanto contro realtà più alla portata cresce. Ai posteri…

L’alba di un nuovo inizio?

Dopo la tempesta arriva sempre l’arcobaleno. Ci affidiamo – volenti o nolenti – a questa massima che di calcistico ha davvero poco ma ben riflette la situazione attuale. Lasciata alle spalle la peggior serie della stagione, l’arcobaleno neroverde dipinge l’azzurro con 5 diverse tonalità: dal 15 marzo al 19 aprile in ordine Parma, Empoli, Atalanta, Chievo e Torino. Un mese per voltare pagina e dare un senso ai tanti complimenti ricevuti da mezza Italia che, a detta della classifica, riempiono l’ego ma lasciano i neroverdi alla 14esima posizione in classifica. C’è da invertire la tendenza: dalle punte servono i gol del girone di andata e il fattore Mapei Stadium dovrà tornare ad essere decisivo (Parma, Atalanta e Torino in casa). Quando si tocca il fondo non resta che scavare; alla ricerca del bottino – aggiungiamo noi – dentro cui si celano quei benedetti 11 punti che mancano alla quota salvezza. Sassuolo, adesso o mai più.

A testa alta

“Question Time” è una rubrica settimanale de “il Sassolino” tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande. Che si vinca o che si perda. Un ringraziamento particolare a Francesca Morini per la realizzazione de “la vignetta della settimana”.