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Question Time, disfatta viola Stampa E-mail
Scritto da Stefano Panini   
lunedì 16 febbraio 2015

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Chapeau?

 

Segnatevi la data sul calendario (di fianco a tutti i cuoricini con cui avete riempito il 14 febbraio): si è perso e lo si è fatto meritatamente, senza rimpianti, senza gol nel recupero e senza torti arbitrali. Chapeau alla Fiorentina; per qualità e manovra nettamente superiore ad un Sassuolo in parte frettoloso e poco brillante. Caduti sotto i colpi di un quattrotretre speculare, gli uomini del Difra possono solo rammaricarsi per quel tournover della Viola senza il quale Babacar (ex canarino, e questo fa ancora più male) sarebbe rimasto comodamente in panchina. Il Khouma versione Ibra, Salah nuovo CR7 di Toscana e una difesa viola davvero solida: ecco il menù di San Valentino dal conto salato. Ah, hanno pure abbattuto il made in Italy neroverde (11/11) con un solo italiano in campo, Diamanti. Come quelli che avete dovuto regalare alle consorti qualche ora più tardi. Oltre al danno…

 

 

Chi di spada ferisce…?

 

…di Salah perisce. Quattrotretre contro quattrotretre, che somiglia tanto allo scioglilingua dei trentatré trentini ma invece è la chiave della disfatta neroverde. In quanti hanno rivisto nella coppia Babacar-Diamanti quella Zaza-Berardi o nel dribbling di Salah quello del miglior Sansone? A ben vedere il Sassuolo ha sofferto proprio quello stile di gioco che lo ha portato (almeno fino a sabato mattina) a fantasticare su scenari ben più complessi della salvezza. Attaccanti sul filo del fuorigioco, sponde rapide per favorire l’inserimento degli esterni e veloce giro palla a disorientare la difesa avversaria. È bastata una maggiore qualità viola in mezzo al campo e qualche disattenzione in difesa a sancire il decollo dell’areoplanino Montella dalla pista Mapei Stadium. Morale? Loro Salah, noi Salam.

 

 

Cambiare musica?

 

 

Sicuramente e anche in fretta, prima che il mood positivo che aleggia in casa neroverde si perda nel vuoto. Intanto dall’Ariston la lezione è ancora più dura di quella inflitta sul prato verde e forse suona ancora più roboante. Carlo Conti, abbronzatissimo tifoso viola, “sfotte” il sassolese Nek, compositore dell’inno del Sassuolo, per l’1 a 3 appena conclusosi in Emilia. Partita stonata quella di sabato, figlia di un Sassuolo cui la totale assenza delle due corsie (Tider-Vrsaljko da una parte e Peluso-Missiroli dall’altra) ha pesato non poco vista la mancanza di idee del tridente offensivo. Ricaricare presto le pile del karaoke, che i tenori tornino a fare il proprio lavoro e i soprani si diano da fare: dopo la steccata di sabato la compilation neroverde recita Napoli, Lazio e Juve. Sarà marcia trionfale o canzone funebre?   

 

 

 Babacar cupido

 

 

Question Time” è una rubrica settimanale de “il Sassolino” tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande. Che si vinca o che si perda. Un ringraziamento particolare a Francesca Morini per  la realizzazione de “la vignetta della settimana”.



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