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Question Time, che bello è!?

Scritto da Stefano Panini

lunedì 24 novembre 2014

Punturina?

Ma che bello è vincere così? Forse un po’ antisportivo ma il gol vittoria dell’ultimo minuto occupa senza dubbio il primo posto sul podio del godimento massimo dell’italiano medio (SuperEnalotto a parte, ma su questo torneremo). Chi ha tempo per soldi e gentil sesso quando si vince col la spizzata di un giocatore entrato dalla panchina all’87esimo dopo un rigore parato in una giornata (l’ennesima) dove la palla fa di tutto per non entrare? L’occasione di Zaza (ah, la barba è tornata. Non era questo il problema, indagheremo...) è il mix di incredulità e adrenalina che sarà preludio perfetto per l’amplesso finale. Grazie dottor Floro, con la tua puntura hai sedato il toro e hai messo soprattutto a tacere tutti quelli per cui la partita di ieri era la conferma di una squadra che non sa più segnare. Il tridente Sanso-Zaza-Berra tira un sospiro di sollievo, noi tifosi pure e il Sassolino si limita a ricordare che nessun toro è stato maltrattato durante la bozza della vignetta. Qualche granata, sì.

Metamorfosi torinese?

Dalla Juve al Toro sei risultati utili consecutivi per il Sassuolo che racchiude nella città di Torino l’elisir salva vita con cui i neroverdi sfiorano per la prima volta nella sua storia la parte sinistra della classifica di serie A. Sfiorano, non toccano, mannaggia a Cuadrado e alle sue treccine a cui la Fiorentina si è aggrappata ad occhi chiusi. Si resta a sinistra, ma se la dondola è passata da Retrocessione-Salvezza a Sinistra-Destra nel giro di qualche partita qualcosa vorrà pur dire… Metamorfosi? Forse è il caso di chiamarla maturità, e la prova è in Torino-Sassuolo. Lo scorso anno fu la prima partita in serie A per i neroverdi che pagarono un atteggiamento troppo spregiudicato poi compagno di tutta la stagione, quella di ieri è invece la conferma che la squadra ha finalmente trovato lo stampino della serie A. La difesa subisce meno (di questi tempi, lo scorso anno, i gol subiti erano 28 contro i 15 di questo) e l’atteggiamento complessivo della rosa da adito a sogni sinistri. Il terz’ultimo posto è lontano 6 punti, l’Europa League (“Aridaje co 'sta Europa”) solo 4… si dondola.

Sassuolo, il tuo Jackpot?

Qualcuno, a Sassuolo, della vittoria contro il Torino – detta fra noi – se ne sbatte. Ed è lo stesso che alla Scotti-domanda “Chi vuol essere milionario?” non farebbe una piega. Stiamo parlando di 22, 25, 55, 58, 82 e 85, sestina vincente, e dei relativi 40 milioni più noccioline sfornati dalla Tabaccheria Lusuardi. Qualcun altro, invece, sfortunato nel gioco ma fortunato in amore (Floro ti amo) si deve accontentare della sestina neroverde 11, 13, 31, 00, 00, 01. Sei su sei, con il Jackpot dei 40 (punti, non milioni) all’orizzonte. Tornando al SuperEnalotto, la sestina del cul… fortunato offre pochi spunti agli amanti delle coincidenze, se non quel 25 che - già si narra - sia lì in onore del 25 neroverde, Domenico Berardi. Quaranta punti sono sempre più vicini e francamente (tocchiamoci) alla portata; la speranza è che il neo milionario sia un fan del Sassuolo (ancora meglio se cugino o zio). Di fatto con 40 milioni a gennaio arriva il top player ragazzi, avvertite Squinzi.

Punturina

“Question Time” è una rubrica settimanale de “il Sassolino” tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande. Che si vinca o che si perda. Un ringraziamento particolare a Francesca Morini per “la vignetta della settimana”.