Numero 48, Autunno 2009 - UN NUMERO SPECIALE: con questa uscita
si chiude la prima parte della vita del "Sassolino" inteso come mensile,
mentre prosegue a pieno ritmo il portale "il Sassolino.net" (e comunque
non finirà qui!). A corredo di una mostra organizzata dalla Redazione,
ecco un numero speciale con tanti aneddoti, un racconto di Emilio
Rentocchini, il lavoro di Leo Turrini e tanto altro...Clicca sulla copertina per scaricare |
| Question Time, i fantasmi del passato... |
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| Scritto da Stefano Panini | |||||||
| lunedì 15 settembre 2014 | |||||||
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È uno scherzo, vero?
Era una domenica di settembre. La città di Sassuolo si nascondeva sotto la coperta di Linus, Tachipirina per dimenticare la rumba nerazzurra e via, a letto senza cena. “Quei sette gol ci sono serviti” diremo più avanti, “questo è tutto un altro Sassuolo” ribadiremo a fine stagione con la salvezza in tasca. Eppure a distanza di un anno …non può essere vero dai, altri sette? Se qualcuno avesse scommesso sul 7 a 0 bis probabilmente a quest’ora non avrei neppure i soldi per il giornale ed avere così la conferma che… sì, è tutto vero. Parlare di tattica e calcio giocato sarebbe un offesa per la FeralpiSalò che da ieri rivendica un posto nel calcio che conta; fare ipotesi sulla disfatta del Meazza ci si può provare: 1) La barba di Zaza era un talismano. Persa quella, perse tutte le partite. 2) Albertone Malesani che ha passato gli schemi a Mazzarri e sogna il ritorno. 3) Miliardi di Rupie Indonesiane promesse al gruppo Mapei per un esordio coi fiocchi della Thohinter a San Siro. Per tatticismi e moduli sbagliati prego rivolgersi altrove, io di razionale ho visto ben poco. Sassuolo Inter 7 a 0, perché la prima volta non si scorda mai, ma la seconda… “è uno scherzo, vero?”.
Fu vera gloria?
Diciamo la verità, mai come nelle scorse due settimane la Sassuolo del pallone si è sentita bella e invincibile; soprattutto grazie al principe azzurro Zaza, pronto a morire per la nazione. Narcisismo? Se è bastata una Ranocchia a liquidare in mezz’ora il presente (Zaza) e il futuro (Berardi) della maglia azzurra, qualcosa di sbagliato c’è. In città ci hanno fatto pure un festival, sulla gloria, e filosofeggiandoci su, probabilmente – di gloria – si è scritto troppo con inchiostro neroverde. Due settimane per osannare Di Francesco e la sua squadra, qualche minuto a San Siro per smontare tecnicismi e riflessioni che vedevano nel modello Sassuolo l’inizio della una nuova era calcistica in Italia. Per quanto riguarda il nostro uomo da copertina, Simone Zaza, è bastato un gol alla Van Basten e una prestazione super in terra Norvegese per fare del pulcino di Policoro il nuovo cigno di Utrecht. Obiettivamente le qualità di Zaza sono indiscutibili ma forse, trascinati dalla filosofia, abbiamo un po’ tutti perso la testa, sorvolando correnti gloriose certamente più appaganti di 7 reti interiste. Ci abbiamo sbattuto la testa (anche quest’anno) e siamo già in zona retrocessione (anche quest’anno); fu vera gloria? A maggio l’ardua sentenza.
Berardi, sobrietà cercasi…?
Quando tutto va male, può solo andare peggio. Secondo KO tecnico in serie A per Berardi, dopo Molinaro dell’anno scorso si passa all’ultraterreno: Jesus al tappeto. Se poi aggiungiamo la zuffa con Fiorillo in serie B più altri bisticci con mezza serie A è difficile non consegnare di diritto la cintura nera al bomber calabrese. Fuoriclasse o Gian Burrasca? Questo è il dilemma con cui si risveglia Sassuolo il lunedì, con lo stomaco pesante (7 pere non si digeriscono in fretta) e la testa piena di pensieri. Esagerato parlare di Domenico Berardi come un problema. Siamo comunque di fronte ad un ragazzo che, dati alla mano, può decidere le sorti dell’intera stagione; lo stesso ragazzo che, ahinoi, troppo spesso preferisce scrollarsi di dosso la pressione con una gomitata da wrestler piuttosto che con una giocata da campione. Resta il fatto che se a noi comuni mortali – che con il pallone ci divertiamo – al massimo ci ritirano la patente se alziamo il gomito, un calciatore di serie A, che con il pallone ci porta a casa la pagnotta (ma anche pizzette, champagne e caviale) prima di usare le Arti Marziali, farebbe meglio a contare fino a dieci.
“Question Time” è una rubrica settimanale de “il Sassolino” tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande. Che si vinca o che si perda. Un ringraziamento particolare a Francesca Morini per la realizzazione de “la vignetta della settimana”.
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