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Question Time, chissà chi sei...

Scritto da Stefano Panini

lunedì 01 settembre 2014

Per colpa di chi?

Chi, chi, chi, chi, Chichichirichi. Aggiungerebbe qualcuno nato a pochi kilometri dal Mapei Stadium. Lasciando il funky gallo nel suo pollaio, nella vecchia fattoria neroverde qualcosa è andato storto. Detto fra noi, il Cagliari di Zeman è risultato a tratti la copia della squadra anonima dello scorso anno. Eppure il Sassuolo ha perso due punti, caccia al colpevole. Qualche colpa pare avercela la retroguardia neroverde fuori posizione sul gol di Sau. Ancor più amarezza, però, sta nel non essere riusciti a chiudere la partita con le tre frecce in attacco scagliate a ripetizione contro Colombi, specie evidentemente protetta in quel di Reggio Emilia. Ma se le seggioline dello stadio potessero parlare, intonerebbero in coro il nome di Valeri, e non Carl, vecchio cuore neroverde. Qualche dubbio sul rigore non concesso a Berardi, pochi sul gol annullato ingiustamente a Zaza. Resta comunque un pareggio che probabilmente farà bene, il rischio era quello di sentirsi forti ed invincibili, la speranza è ricavarne la giusta motivazione per raccogliere punti nelle prossime partite. Intanto Zaza ha giurato vendetta per il ritorno. Il funky gallo alzerà la cresta e spiccherà il volo. I colombi di Sardegna sono avvertiti.

Chissà, chissà chi sei?

Dottor Jekyll e Mr. Hyde. Sarà banale ma a leggerla come un romanzo, Sassuolo-Cagliari, è questo. Chissà chi sei Sassuolo… La squadra esaltante e compatta del primo tempo o quella poco brillante del secondo? La prima di campionato ci lascia con questo interrogativo, inebriati per 40 minuti, amareggiati al fischio finale. La risposta arriva perentoria dal Difra nel post-partita: c’è da trovare la condizione fisica per affrontare 90 minuti con il ritmo dei primi 45. Intanto prendiamoci questo pareggio, e all’orizzonte due settimane di sosta per rammaricarci del fatto che anche quest’anno - con tutta probabilità - non riusciremo a vedere il Sassuolo primo in classifica. Chissà che sarai Sassuolo…? 9 mesi per capirlo. Siamo solo all’inizio della gravidanza, vedremo, a maggio, che bambino nascerà. L’augurio è che sia un travaglio sereno.

Shopping fruttuoso?

L’estate è calciomercato. Sogni sotto l’ombrellone, bufale, smentite, giocatori sconosciuti accostati alla propria squadra prontamente Googlati dai tifosi hi-tech. A poche ore dalla chiusura delle saracinesche è tempo di tirare le somme. Un mercato oculato, quello del Sassuolo, iniziato a dire il vero grazie ai saldi di gennaio e giocatori come Biondini, Sansone e Cannavaro oggi punti fermi del roster neroverde. Poi il 20 giugno, risoluzione delle comproprietà, giornata storica. Perché a leggere (fra le righe) di aver soffiato un altro anno Berardi e Zaza a Conte è stato un po’ come trovare 50 euro per terra in via Menotti la vigilia di Natale. Seguirà il luglio al ritmo di “aggiungi un posto a tavola che c’è un terzino in più”, Peluso e Vrsaljko arruolati in difesa sono sicuramente ottimi colpi, e l’agosto del valzer dei centrocampisti con la cresta di Taider sopra gli altri. In porta la notizia shock che ha rovinato il soggiorno ai vacanzieri sassolesi. Spider-Peg ha trovato la sua kryptonite, galeotto fu Pavoletti e un’entrata da sparviero. Dentro Consigli dunque, una scelta economicamente importante, come le altre del resto, a conferma che quest’anno si fa sul serio.