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Question Time, carbone nelle scarpe Stampa E-mail
Scritto da Stefano Panini   
martedì 07 gennaio 2014
GENOA-SASSUOLO 2-0

 

1) Nella calza solo carbone?

La partita dell’HappyFania, che di Happy non ha proprio niente.

Saccheggiata una miniera di carbone in quel di Genova. La befana non ha dubbi, niente dolci al primo Sassuolo dell’anno. Carbone nelle calze (e negli scarpini): forse questo è il motivo della terribile prestazione del Sassuolo che – va detto – riesce a stento a mettere in fila tre passaggi consecutivi. Un centrocampo fantasma che perde troppi palloni, un Berardi che non gira (e se non gira lui non girà metà squadra) e attaccanti meno pericolosi di un cucciolo di panda. Morale della favola? 2 a 0 meritato per il Genoa. Che il cenone di Natale sia rimasto sullo stomaco ai giocatori? Probabilmente non si tratta di pancia piena, anzi, è proprio la fame che sembra mancare al Sassuolo. Fame di punti, fame di salvezza.

2) E se il Missile… ?

Al triplice fischio un solo dubbio assale il tifoso medio sassolese (poltrona, pantofole, sciarpa al collo, birra in una mano e rosario nell’altra): e se il Missile l’avesse messa dentro? Spiovente di Berardi, Antei arpiona la palla che arriva giusta giusta sulla testa di Missiroli tutto solo a un metro dalla porta. È in quel momento che – il tifoso medio – ha mimato (sempre in pantofole) il colpo di testa da vero bomber d’area di rigore, guadagnandosi però solo una cervicale e un “NOOOO” che, fidatevi, si è sentito fin dentro le mura di Marassi. L’incornata di Missiroli è debole e Perin salva con un tuffo spettacolare a favor di telecamera. Un po’ più di forza e un po’ più di c…attiveria avrebbero portato il Sassuolo sull’1 a 1 e (forse) il finale sarebbe stato un altro.

Il vero problema, ahimè, sta nella domanda stessa. Quando si inizia a ragionare per “SE” vuol dire che qualcosa è andato storto e, purtroppo, nel calcio i rimpianti non danno punti.

3) Da dove ripartire?

Sconfitta a Marassi, ennesimo scontro salvezza fallito, zero gol e zero punti in 4 partite. Numeri da sdraiarsi sul lettino di uno strizzacervelli e lasciarsi andare in un pianto liberatorio. Ma il 2014 è appena iniziato e l’oroscopo l’abbiamo letto tutti: ottimismo è la parola chiave, come l’anno scorso, e quello prima, quello prima ancora… ma tant’è. E allora schiena dritta e testa solo al campo dove, le certezze, sono poche ma ci sono. Una di queste è il Puma, capitan Magnanelli, che dal 2005 non ha perso un briciolo di grinta in mezzo al campo. Poi c’è Pegolo, il tappabuchi della difesa che, anche ieri, è tornato a casa con la schiena a pezzi immolandosi in tre parate straordinarie. E ancora i giovani, Zaza, Antei e Berardi, nei quali la motivazione di far bene non dovrebbe mai mancare unito all’intramontabile orgoglio di tutti, dal titolarissimo alla riserva delle riserve, l’unico ingrediente davvero indispensabile per il sogno chiamato salvezza.


Sconfitta pesante quella contro il Genoa che costringe Di Francesco e giocatori, volente o nolente, a fare amicizia con la zona bassa della classifica, meta turistica del Sassuolo targato serie A.

 

 

"Question time" è una rubrica settimanale de "il Sassolino" tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande.
Che si vinca o che si perda.



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