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Question Time, troppa Signora per il Sasòl Stampa E-mail
Scritto da Stefano Panini   
lunedì 16 dicembre 2013
JUVENTUS-SASSUOLO 4-0

 

 

1) Tanta Juve o Sassuolo agghiacciaNDE?

Il kebab servito da Sneijder in settimana sembra essere rimasto tra i denti a Conte che si consola facendo arrosto il piccolo Sassuolo.

Sì, piccolo, perché a cospetto di una grande Juve a Torino va in scena la sfida tra Davide e Golia ma dal finale tutto bianconero. Non una bella prestazione per il Sassuolo ma guai a puntare il dito su qualcuno, con una Juventus così c’è poco da fare. L’occasione di Longhi ad inizio gara ha fatto sognare il tifoso neroverde memore delle imprese del Sassuolo ammazza-Big, poi Tevez ha suonato la sveglia ed è stato un bruttissimo risveglio. A nulla è servito chiudersi a guscio di tartaruga: il Sassuolo ha sofferto pesantemente le incursioni continue del centrocampo juventino e la grinta dell’esercito di Conte ha steso definitivamente i neroverdi. L’unico rimpianto? Avremmo potuto contattare i giardinieri del Galatasaray e provare a giocare la partita nel fango… sarà per la prossima, complimenti alla Juve.


2) Chi lo ferma Tevez?

Dalla panchina del Sassuolo si leva un coro comune: “che qualcuno fermi l’Apache!”.

Tre gol e un assist. Ecco il bottino di Carlos Tevez che si guadagna così non poche offese da parte dello spicchio di tifosi neroverdi presenti, altro che le parolacce dei baby-ultras dall’altra parte. Scherzi a parte, l’attaccante argentino è senza dubbio l’uomo partita, capace di cambiare l’inerzia della partita ad ogni sua giocata. Contro di lui la difesa del Sassuolo vive una delle sue più brutte domeniche sportive: Tevez sembra tarantolato e, svariando su tutto il fronte offensivo, non dà quasi mai punti di riferimento al Sassuolo che non riesce a chiuderlo nella sua gabbia. Fortunatamente al 70esimo quella buon’anima di Conte decide di regalargli la standing ovation mentre Pegolo ringrazia gli astri. Grande lottatore, versatile ed instancabile: pagato solo 12 milioni più bonus è lui il grande colpo del mercato estivo, Marotta ci ha visto giusto (e questa è sottile).


3) Cosa chiedere a Babbo Natale?

Con la seconda sconfitta consecutiva il cammino del Sassuolo si complica e, dando un’occhiata a classifica e calendario, la situazione si fa critica. Armiamoci di matita e francobolli, allora, e buttiamo giù la letterina per Babbo Natale, chissà che la soluzione non possa arrivare dal Polo Nord. Nella lista dei doni non possono certamente mancare alcuni rinforzi per la squadra, anche se in tal caso la letterina andrebbe imbucata a casa Squinzi. Ecco una ipotetica bozza:


  1. Un buon centrocampista di inserimento, il collante tra centrocampo e attacco che manca.

  2. Due grandi esterni di difesa per far rifiatare Longhi e Gazzola che hanno già dato tanto alla squadra.

  3. Un ginocchio nuovo per Terranova la cui assenza comincia a farsi sentire.

  4. Salute eterna a Berardi, perché senza di lui 5 partite e 5 sconfitte.

  5. 26 punti in classifica, quelli che mancano per la quota salvezza.

Caro Babbo Natale, se riesci cerca di attivarti prima di domenica perché la Fiorentina di Montella fa paura e non c’è più tempo da perdere. Grazie.


 

"Question time" è una rubrica settimanale de "il Sassolino" tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande.
Che si vinca o che si perda.



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