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Question Time, punto amaro Stampa E-mail
Scritto da Stefano Panini   
lunedì 02 dicembre 2013
CAGLIARI-SASSUOLO 2-2

 


1) PUNTO GUADAGNATO O VITTORIA BUTTATA?

Si scrive pareggio, si legge “mannaggia a Sau!”.

È vero che prima del fischio d’inizio erano in molti a voler firmare per un pareggio ed è altrettanto vero che si trattava di una delle trasferte più dure della serie A (il Cagliari in casa è più letale della kryptonite per Superman), ma il 2 a 2 di ieri sa tanto di occasione persa. Sì, perché Magnanelli e compagni hanno sprecato il loro miglior primo tempo della stagione: è un Sassuolo formato dottor Jekyll e Mr. Hyde. Quale strano infuso avranno bevuto i giocatori nell’intervallo? Da squadra solida e brillante del primo tempo (Pegolo potrebbe tranquillamente giocare a rubamazzo con i raccattapalle) ci trasformiamo in una squadra confusionaria e poco organizzata. Nenè e Sau ringraziano, rovinandoci la gita in Sardegna. Pomeriggio crudele per il Sassuolo.  

 

2) COSA E’ MANCATO?

Esperienza e gestione della partita. 

Questo è mancato al Sassuolo e questo è bastato a rovinare la bellissima prestazione neroverde dei primi 45 minuti. L’incornata di Lino e la zampata di Zaza, tutto nei primi 20 minuti, sono state le perle di un primo tempo amministrato con scioltezza e superiorità. «Dai che si vola a 16 punti!!!» ci siamo gasati sul divano di casa; poi un Cagliari rigenerato dalle urla in spogliatoio di Lòpez unito all’inesperienza sassolese… e tutti sappiamo come è andata a finire. Il grande assente? Floro Flores, l’unico in grado di tenere la palla lì davanti e fare così respirare la difesa durante l’assedio cagliaritano del secondo tempo. Complimenti al Cagliari per averci creduto fino alla fine.


3) LA RIVINCITA DEL MADE IN ITALY?

Un punto in terra sarda e avanti con la serie di risultati utili consecutivi per il Sassuolo. Qual è il segreto? Sembrerà strano ma, in un calcio sempre più dagli occhi a mandorla (Thohir ce l’ho con te) in cui chi finisce per -inho è certamente un fenomeno, a Sassuolo il segreto è il Made in Italy. Dati alla mano, nelle ultime 4 partite – 8 punti raccolti dai neroverdi – la formazione iniziale è stata per 11/11 italianissima. L’unica eccezione è Schelotto, argentino naturalizzato italiano e titolare contro la sua ex Atalanta. Un Sassuolo orgoglio nazionale, dunque, e se da un po’ di anni l’Italia è lo zimbello dell’Europa, con il calcio non scherziamo affatto… il pallone è pur sempre rotondo.

 

 

 

"Question time" è una rubrica settimanale de "il Sassolino" tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande.
Che si vinca o che si perda.



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