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Question Time, dopo il Derby perduto Stampa E-mail
Scritto da Stefano Panini   
lunedì 07 ottobre 2013
PARMA-SASSUOLO 3-1

 


1) Cassano magico o difesa stregata? 

Il clima invernale di Parma costringe Cassano ad infilarsi i guanti prima del fischio di inizio. “Ecco tornato Antonio il Mago” si mormora sugli spalti. La verità è che non sono solo le mani del fantasista di Bari vecchia a prendere freddo… siamo raggelati tutti di fronte alla prestazione della squadra. Fantantonio è un campione, questo è fuori discussione, ma francamente la nostra difesa ha steso il red carpet per il Cassano-Show. Sul primo gol Acerbi si addormenta, sdraiandosi comodamente sul pallone che Fantantonio raccoglie e serve a Palladino; poi ci pensa Ziegler a non chiudere su Rosi pescato ancora dal numero 99 del Parma. Ma è il 3 a 1 a chiudere il sipario sullo show: Cassano il Mago congela la difesa neroverde con l’ennesimo incantesimo, spunta da dietro le quinte e insacca.

Forse una vecchia marcatura a uomo stile Trap ci avrebbe fatto comodo. Cassano è magico, ma le cassanate le abbiamo fatte solo noi!

  

2) Come abbiamo fatto a perderla?

Con l’ambiente carico e motivato dopo i due risultati utili consecutivi, la prima vittoria del Sassuolo non è poi così un sogno ad occhi aperti. Il primo tempo, complice forse l’orario da pennichella della Domenica, è soporifero: una partita a briscola tra Pegolo e Mirante in mezzo al campo avrebbe regalato più emozioni. Sotto di un gol, sul finale Berardi sveglia squadra e tifosi conquistandosi e trasformando il rigore dell’ 1 a 1. Intervallo. Parma in 10. Biabiany e Palladino fuori. E’ fatta, la prima vittoria è vicina. E invece no: 2 - 1, 3 - 1, fischio finale. Inesperienza e gestione sbagliata dell’uomo in più, questa è la chiave della partita. Aldilà dei gol subiti, il Sassuolo non ha fatto i conti con l’avversario più difficile: se stesso. Dopo il primo tempo siamo tornati in campo ancora più rammolliti del primo, è mancata l’esplosività e la cattiveria giusta per portarsi a casa i 3 punti. Dovevamo fare un passo avanti… siamo inciampati su noi stessi.

 

3) Ora la sosta. Si salvi chi può? 

7 partite in serie A, è tempo di bilanci. Lasciando stare i numeri (altamente preoccupanti), quello che spaventa maggiormente i tifosi è la mentalità della squadra. Siamo stati i primi ad elogiare il cuore e il carattere del Sassuolo contro Napoli e Lazio ma le altre 5 partite hanno raccontato la storia di una squadra in difficoltà. Memori della grande annata neroverde in serie B, quest’estate, sotto l’ombrellone, abbiamo sognato tutti il Missile galoppare sui palchi della serie A e capitan Magnanelli padrone del gioco anche contro le Big. Neanche il tempo di fare il cambio del guardaroba ed infilarci il giaccone invernale e siamo qui a parlare di un Sassuolo ultimo in classifica. Quello che manca alla squadra è la serenità di un tempo e un po’ di sicurezza in più. Mettere in discussione il gruppo, ora, non servirebbe a niente. La salvezza non è poi così irraggiungibile. Vicini a Difra e alla squadra, ricarichiamo le batterie durante la sosta e tiriamo fuori l’orgoglio. C’mon Sasòl!   

 

 

 

"Question time" è una rubrica settimanale de "il Sassolino" tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande.
Che si vinca o che si perda.



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