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Question Time, dopo il punto 1 Stampa E-mail
Scritto da Stefano Panini   
giovedì 26 settembre 2013
NAPOLI-SASSUOLO 1-1

Question Time
Question Time sui Neroverdi
 

 

1) Una squadra ritrovata?

Eravamo morti. Una squadra da oratorio senza né capo né coda. Dopo i 7 schiaffi in faccia presi a Reggio pensavamo tutti ad altri 7 babà napoletani scagliati in pieno volto a Pegolo e compagni. Così non è andata. Il Sassuolo, in un San Paolo gremito e pronto a farci la festa, tira finalmente fuori i C . . . onnotati da grande squadra. C’è chi giura di aver visto San Gennaro girare per via Menotti a benedire la città dopo le numerose preghiere dei sassolesi in vista della partita, sta di fatto che si è rivisto il Sassuolo grintoso e volenteroso di un tempo. La difesa è la vera sorpresa: Antei è sempre vigile, il buon vecchio Bianco mette in campo tutta la sua esperienza e Acerbi continua ad essere il faro della retroguardia. Aggiungiamoci uno Schelotto in totale servizio della squadra, un Kurtic maratoneta e un attacco di ragazzini terribili ed ecco che il Napoli ha addirittura rischiato di perderla questa partita.  Occhi vigili, i veri scugnìzzi vengono da Sasòl.

 

2) Mimmo Berardi! Quanto ci eri mancato? 

Prova corale della squadra da 10 e lode. Sarà perché lì davanti è tornato a sgambettare il piccolo Berardi? Attribuire il merito ad un solo giocatore non sarebbe corretto. Bravi tutti, ma il numero 25 ci era mancato eccome in queste prime partite. Più volte abbiamo parlato di un attacco inesistente e con poca sostanza ma a Napoli ci hanno messi a tacere. Da buon soldatino del mister Berardi gioca per la squadra: subisce falli preziosi (come riesce a farsi menare lui neanche Rocky contro Ivan Drago), recupera palloni e riparte con un sinistro educatissimo. Il tandem d’attacco Zaza-Berardi con centrocampo a rimorchio funziona. Che Alexe, Farias, Masucci e Floro Flores recuperino secchiello ed infradito e si predano qualche settimana di ferie. MIMMO IS BACK … speràm!

 

3) Grande prova anche del mister. Panchina salva?

Dopo l’Inter avevamo sentito un po’ tutti la panchina di Di Francesco scricchiolare e qualche bullone cominciava a rotolare per terra. Forse il Cersaie ha salvato il mister dall’ira del patron Squinzi, troppo indaffarato a sistemare lo stand Mapei di quest’anno. Sicuramente l’impresa di Napoli è arrivata nel momento giusto. Nel mondo del calcio non è mai facile andare avanti quando le cose non vanno, soprattutto quando ogni scelta sembra essere messa in discussione. Bisogna dirlo, Di Francesco ha dato prova di grande carattere e intelligenza riuscendo a rivoluzionare la squadra su tutti i punti di vista in soli 3 giorni. Sul piano tattico siamo stati impeccabili: un 3-5-2 inedito pronto a trasformarsi a partita in corso in un 4-4-2 molto compatto e in un 3-4-3 più imprevedibile nelle ripartenze. Ma è sul piano mentale che si è compiuto il vero miracolo-Sassuolo. Una squadra firmata D&G. No, non abbiamo cambiato stilista, con la tuta neroverde siamo già abbastanza trendy.  

Determinazione & Grinta, questo è quello che ci era mancato e che il mister è stato bravo a ritrovare. Avanti tutta Eusebio!

 

"Question time" è una rubrica settimanale de "il Sassolino" tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande.
Che si vinca o che si perda.



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