SASSUOLO-ALBINOLEFFE 1-0 - Voluta e cercata, sofferta e meritata. La vittoria sull’Albinoleffe arriva all’ultimo respiro, dopo una pressione costante da parte degli uomini di Pea, dopo che i neroverdi hanno collezionato dozzine di palle gol sventate solo dalla buona vena di Tomasig e proietta l’undici di Fulv Metal Pea ai piani altissimi della classifica. E’ la vittoria del gioco e della volontà etc… Naturalmente si scherza, che il sabato del Braglia è stato quello che è stato, dal punto di vista del gioco, e vale, oltre che tre punti, soprattutto un segnale, confermando che questa è una squadra difficilissima da battere. Giochi benissimo come a Marassi o male come contro l’Albinoleffe, difficile che perda, infatti, e se magari incastra un paio di buone giocate - magari con Laribi - anche dentro una gara in grigio vince pure. La solidità è quella del Sassuolo di Pioli, la capacità di esaltarsi negli spazi quella di altri "Sassuoli" che ci hanno fatto divertire, e il dio pallone – altro segnale – sembra cominci anche a compensare restituendo al Sassuolo quello che si è perso per strada. I punti sono venti, gli equilibri - dieci punti in casa, dieci fuori, fatti esattamente il doppio dei gol subiti- saldi e stabili, gli entusiasmi ancora da tenere a freno, secondo quanto ci siamo imposti a inizio anno ma, per dirla con il Talismano Greco, rientrato dopo una settimana di stop nella compagnia di scribacchini che vi ammorba settimanalmente con queste note, quando non meriti vinci è sempre un buon segnale. Altri tre punti neroverdi (sassuolocalcio.it)
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