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SUNSET PARK, di Paul Auster Stampa E-mail
Scritto da Patrizia Bartoli   
martedì 11 gennaio 2011
 SUNSET PARK, di Paul Auster

Sunset park, di Paul Auster

(Einaudi, 2010)

€ 19,50

 

 


CONSIGLIATO
E’ il luogo dove sorge la vecchia casa abbandonata - una casa di legno fatiscente e sfitta in un quartiere scalcinato - in cui s’intrecciano le storie di Bing Nathan, Ellen Brice, Alice Bengstrom e Miles Heller.

Le vicende della vita, senza essere veramente poveri, li hanno portati a diventare squatter e così occupano illegalmente la baracca in Sunset Park di fronte al Green Wood Cemetery.

Bing Nathan, il campione del malcontento, il detrattore militante della vita contemporanea, è il proprietario tuttofare dell’Ospedale delle Cose Rotte; è lui il primo inquilino della casa che crede fermamente nel loro diritto a considerarsene padroni. Occupandola – dice – l’hanno sottratta ai vandalismi delle giovani bande delinquenziali che infestano la zona, hanno reso più sicuro il quartiere e ben presto nessuno si preoccuperà più della loro presenza. Una volta insediatisi, saranno accettati. Se arriveranno avvisi di sfratto da parte dell’ufficio del tribunale di New York, sapranno resistere.

Ellen Brice lavora come agente immobiliare ma è insoddisfatta di sé, sull’orlo di una crisi che solo con i farmaci, che a volte si rifiuta di prendere, riesce a controllare. Ha ventinove anni, tuttavia la sua vita sembra essersi fermata nove anni prima, quando abortì, volontariamente ma con grande sofferenza, il bambino che portava in grembo. Dopo aver aiutato Bing a scoprire la casa, decide di sfidare il pericolo andandovi ad abitare.

Alice Bengstrom, amica di Ellen, alle prese con la tesi di dottorato sulla società americana alla fine della seconda guerra mondiale, è appena stata sfrattata dalla stanza in subaffitto a equo canone in Morningside Heights e l’idea di abitare in una casa occupata un po’ la spaventa ma è disperata e non ha scelta.

Infine c’è Miles Heller che, dopo sette anni e mezzo di fuga da se stesso, dai suoi genitori, dal senso di colpa che lo tormenta per quello che ha fatto – non sa dire se consapevolmente o inconsapevolmente – al fratellastro Bobby, torna a New York e accetta la proposta di Bing Nathan, suo amico da quando erano ragazzi e frequentavano lo stesso liceo.

Miles è il protagonista del romanzo, ma tutti i personaggi hanno una forte connotazione e coinvolgono il lettore nella ragnatela degli eventi individuali e collettivi che li riguardano.

Alcuni capitoli si pongono come veri e propri racconti in sé compiuti.

Penso soprattutto ai primi quattro che narrano di Miles Heller prima del suo ingresso a Sunset Park e a quello su Ellen Brice, assolutamente perfetto nella costruzione della storia e nella descrizione dei trasalimenti del personaggio.

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Il blog di Patrizia Bartoli, Nuvole di parole


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