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Quarantasei, e tutti i santi aiutano Stampa E-mail
Scritto da Stefano Fogliani & Daniele Dieci   
martedì 02 novembre 2010

Cuore di Tenebra Masucci (sassuolocalcio.it)
Cuore di Tenebra Masucci (sassuolocalcio.it)
SASSUOLO-SIENA 4-3 - Ma allora è vero che tutti i santi aiutano, come vuole la saggezza popolare.
Perché, diciamocelo, ci sono voluti proprio tutti (i santi) per sceneggiare una partita del genere, e per restituire ossigeno ad un Sassuolo cui San Velotto da Grosseto prima, San Calaiò da Siena dopo sembrava avessero tolto ogni possibilità di uscire dal tunnel, e di risalire da quella buca che altri santi, parliamo di San Bressan e San Biancopaolo, avevano contribuito a scavare.

Quarantasei: segnatevi questo numero e se tenete ai neroverdi e vi avanza un euro (più facile la prima, vista la crisi) andatelo a giocare, chè quello è il minuto che il Sassuolo si sveglia, non prima di essersi costretto a passare attraverso le solite nemesi dei suoi mille errori, ed è quello il minuto che, quest'anno, spinge il Sassuolo oltre i suoi limiti, mandandolo sotto l'ombrello di altri Santi che dopo aver confezionato il sorpasso-miracolo ai danni della corazzata di Conte si abbandonano, ebbri di stanchezza e felicità, sul prato zuppo del Braglia.

E' successo nel derby (e non ce ne vorrà il nostro amico che, anche se non invitato, ci esorta ad andare A letto commentando un blog rivolto ad altri) ed è successo contro il Siena di Conte, in coda ad una partita epica per chi c'era, altrettanto epica per quelli che Giove Pluvio e il posticipo ha tenuto davanti alla tivù, e sui quali si raccontano mirabilie, con gente che si rotola sui divani, bicchieri di carta che volano nei bar, cuscini lanciati contro i vicini di posto. C'è bisogno da tutti, quando si tocca il fondo, c'era bisogno di tutti – anche di chi ha scelto di soffrire a distanza – nel posticipo di Ognissanti: uno a zero e uno a uno in cinque minuti, due a uno e due a due in meno di mezzora, due a tre prima dell'intervallo e, allo scoccare del già citato quarantasei, tre a tre prima e quattro a tre poi, errori a profusione, episodi arbitrali da mani nei capelli, corse e sorpassi, passione e pathos: come ha scritto Gugliemo Longhi sulla Gazzetta dello Sport, unico spettatore neutrale di una tribuna stampa comunque schierata, su Sassuolo-Siena 4-3 non ci faranno un film, visto che il Braglia non è l'Atzeca, ma un successo del genere vale come una finale mondiale. Almeno per i neroverdi che, lungi dall'aver risolto i loro problemi (quella difesa che non si guarda, e Catellani che ha confermato la sua indispensabilità, come a dire che fermo lui si ferma il Sassuolo, e Bruno che si stira mentre firma la sua doppietta),
ritrovano d'acchito una classifica meno orrida di quella sotto il cui peso erano entrati in campo e soprattutto ritrovano, crediamo, la voglia di giocare e giocarsela, anche se dalla zona plyaout.

Perché, e qui ha ragione il libanese, vincere è bello, ma vincere così è ancora più bello, ma è obbligatorio guardare avanti e fare in modo che una vittoria del genere non sia un espisodio da ricordare ma un punto di partenza. Sono sempre tre punti, è vero, ma vuoi mettere quanto possono pesare se i neroverdi sapranno usarli a dovere e farne benzina per un novembre decisivo?

Via, allora, si riparte o almeno ci si prova: e se si fatica prima, vale comunque aspettare il minuto quarantasei. Il Sassuolo di quest'anno, finora, passa soprattutto da lì, più che da Santi che per una volta hanno dato ai neroverdi più di quanto avevano tolto loro.

Stefano Fogliani

 

Pagelle a cura di Daniele Dieci

Sassuolo-Siena 4-3

Al 4' e 18' Bruno (SA), al 5' Reginaldo (SI), al 21' e 39' Calaiò (SI), al 91' Noselli (SA), al 93' Masucci (SA)

 

Il Libanese dice che i suoi giocatori si sono strappati i cuori dal petto e li hanno gettati in campo: noi siamo andati a raccoglierli, e ora glieli restituiamo. Grazie ragazzi.

Cuore di palla
Cuore di palla
 

 

 

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Daniele Dieci si è diplomato presso il liceo scientifico A.F. Formiggini di Sassuolo e ha conseguito nel marzo del 2008 la laurea in Storia presso l'università di Bologna. Collabora con testate giornalistiche dai 17 anni: è stato il primo responsabile del distretto di Sassuolo per il quotidiano L'informazione di Modena. Ha vinto diversi premi letterari, anche indetti da siti di letteratura on-line. Attualmente frequente la laurea magistrale in scienze storiche. Da sempre appassionato di sport, scrive di calcio da quasi tre anni.

Stefano Fogliani è nato a Sassuolo nel 1966. Laureato in Giurisprudenza, scrive dal 1991, prima sulla Gazzetta di Modena, poi (dal 2001) su Il Resto del Carlino. Segue il Sassuolo, scrivendo dal 1998/99, da spettatore dal 1980.

 

 



Commenti
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m.m.   |2010-11-02 21:38:35
Minelli che sotto 3-2 a mezzora dalla fine si disimepgna su Mastronunzio di
tacco, sotto alla pioggia. Con la sicurezza dell'anno scorso.

Chissà che...
Francesco 82   |2010-11-03 13:10:09
quanto sta fuori Bruno?
fogliani   |2010-11-03 20:14:22
15 gg.
La formazione pià forte  - Mauro   |2010-11-04 08:04:22
Caro Fogliani, mi è sembrata la formazione più forte possibile. cosa ne pensi?
Non credo meritassimo la vittoria ma il pareggio sì. Comunuque la difesa
continua a svarionare. Lunedì sera mi sono esaltato e ho perso la
voce.
Riconciliante.

Mauso
cemento armato   |2010-11-04 09:14:13
ma come non meritavamo la vittoria?? guarda che il Sassuolo è quello con le
maglie neroverdi...
fogliani  - Re:La formazione pià forte - Mauro   |2010-11-04 12:44:58
Concordo in parte, nel senso che mi resta sempre la curiosità-Martinetti e la
soluzione-Consolini a sinistra, ancorchè efficace, non mi convince del
tutto.
Concordo invece, in toto sul resto: sul fatto che la difesa avariona e
anche su quel "riconciliante": è l'aggettivo che avrei dovuto usare nel
pezzo
Giovanni  - saxolum   |2010-11-05 22:25:05
Vittoria meritatissima!!!Era solamente da vincere..ed e' stata vinta..col
cuore...i ragazzi hanno dato tutto e questo e' lo spirito giusto...tre punti che
servivano non solo x il morale ma anche per muovere la classifica e x mettere in
cassaforte la prima vittoria della gestione Gregucci.
Qnd Nose al 91' ha
pareggiato io sono esploso,ma al 94' qnd Masu l'ha messa dentro ho perso anche
la voce di quanto ho gridato.Cmq nn penso che nessuno prima della partita cn il
Siena,e' rimasto ugualmente ottimista dopo tutti i momenti No della squadra.Io
ci ho creduto sino alla fine ed ora dopo questa SPLENDITA vittoria sicuramente
ci dara' uno slancio e cominceremo a navigare nuovamente nella nostra
dimensione:CAMPIONATO DA VERTICE!!!
FORZA SASOL!!!
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